Serie B2
“Noi siamo queste”. Alice Labadini, libero dell’EnercomFimi, vuole far sapere che la grande prestazione contro Gorle non è stata un caso ma che la squadra ambiva proprio a questi livelli di gioco. Anche perché la sconfitta dell’andata non era stata dimenticata. “Prima della partita eravamo motivate, volevamo dimostrare di non essere inferiori a loro. Moschetti ci ha chiesto la capacità di gestire i palloni facili e il coraggio di osare per quelli difficili e così abbiamo fatto, senza disunirci quando ci siamo trovate in svantaggio”.
Rispetto alle partite precedenti avete fatto un deciso passo avanti. “Abbiamo sbagliato poco, eliminando gli errori evitabili come quelli in battuta e il risultato si è visto. Siamo in crescita perché non è facile ritrovare confidenza col gioco dopo quasi un anno passato senza gare”.
Anche la giocatrice classe 2003 è in crescita costante e lei conferma: “All’inizio ho avuto qualche difficoltà in ricezione ma ora le cose vanno meglio. Abbiamo passato tanto tempo ad allenarci ma certi meccanismi si trovano solo partita dopo partita capendo cosa si può migliorare. Per questo non ci siamo mai accontentante delle nostre prestazioni, sapevamo che il Volley 2.0 poteva dare di più e l’abbiamo dimostrato”.
Una crescita, quella del libero, che prosegue dalla passata stagione: “L’inizio dello scorso campionato è stato molto difficile perché provenivo dalla D e il salto di categoria era enorme. quest’anno sapevo gia cosa mi aspettava e come prepararmi. Ma devo continuare a migliorare, anche il tecnico Moschetti mi chiede sempre più attenzione ai particolari e capacità di guidare la seconda linea”.
Gioca d’alto livello che Labadini confida si tramuti in risultati positivi: “Siamo in una buona posizione di classifica e vogliamo confermarci. Il torneo è combattuto, secondo me siamo capitate in uno dei gruppi più forti, ma vogliamo continuare a fare punti anche in vista della seconda fase del campionato e migliorare la nostra posizione rispetto alla passata stagione”.
Alice Labadini in azione (foto di Camillo Dosi)
